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La letteratura araba

      Nell'era del massimo splendore dell'impero islamico, grandi letterati appartenenti a diversi etnie che già vivevano con gli arabi, adottarono la lingua araba(la lingua del Corano), la quale divento' per loro l'unico mezzo di espressione. La lingua araba è la migliore lingua inquanto caratterizzata di precisione, di chiarezza e di capacità di espressione, come fu testimoniato dal Corano e da alcuni importanti opere letterarie. Siccome il Corano si considera la base e la misura degli arabi, infatti, sono state scritte negli ultimi 14 secoli numerose opere nel campo della letteratura in lingua araba. La (Il)poema epica si considera la prima forma della letteratura araba, essa consiste in versi lunghi in cui veniva narrata la vita del poeta e della sua tribù. Certe volte, la poesia assumeva la forma drammatica, a volte invece la forma guerresca.

       La poesia prima dell'Islam veniva registrata attraverso la memoria fino alla metà del settimo secolo d.c., ma quando gli scienziati arabi cominciarono la raccolta della poesia nelle diversi forme lunghe e corte, posero fine all'epoca dei memorizzatori professionisti.

       La vita degli arabi comincio' ad assumere posizioni diverse nell'era degli Omayyadi(661-750 d.c.) , in quanto gli arabi iniziarono a cambiare stile di vita, e passarono da una vita di semplici beduini ad una più stabile e più civile. Le poesie venivano pronunciate allora a suon di musica da parte delle donne, come veniva praticata da parte dei greci e dei persiani, la musica dei ritmi pesanti veniva cambiata con quella leggera per essere adeguata alla musica che l'accompagnava in quel periodo.

       La musica e la poesia sono diventate inseparabili, questo ha portato alla poesia dell'amore e della canzone.

       La lettratura araba si sviluppo' molto anche nell'era Abbasita, in particolare verso la metà dell'ottavo secolo d.c.(nell'era del Califfo Haron Al Rashid e del figlio Maamun) . Proprio in questo periodo la letteratura araba conobbe la sua era dorata a causa dello sviluppo della cultura e del commercio islamico, infatti accanto alla poesia si è diffusa anche la prosa (alnather),mentre la letteratura dell'amore non ando' fuori del campo religioso.

       Gli scrittori abbassidi non solo contribuirono ad arricchire la letteratura araba, ma le loro opere raggiunsero anche l'Europa ,dando un importante contributo alla rinascita europea. Per es. lo scrittore Abu Othman Aljahed figlio di un servo che lavoro' presso le ricche famiglie di Bagdad, studio' a Bassora, fu il primo a dare una vera rivoluzione alla prosa (al nather) che fu riportato nel suo libro AlHaiawan(l'animale).

       Questo libro fu uno dei libri più interessanti , è un miscuglio tra verità e immaginazione. Il secondo libro Albocalaa(gli avari), a sua volta evidenzio' la vera personalità araba in quell'epoca.

       Dopo Aljahed, venne il romanziere Albadi Alzaman Alhamdania(1008 d.c.),il quale scrisse più di quattro mila opere(descrivendo come si puo' vivere grazie all'intelligenza e all'intuizione) , purtroppo, di queste opere sono rimaste soltanto 52.

       Alhariri(1122d.c) il quale descrisse il protaginista delle sue opere come astuto. Pero', questi testi sono andati diminuendo con il diffondersi della lingua araba moderna.

       Abu al Taib al Mutanabi, nato nella città irakena di Alkufa agli inizi del decimo secolo, studio' in Siria.Le sue poesie dedicarono un ampio spazio alle virtù della fedeltà,dell'onore , dell'amicizia,del coraggio e della cavalleria.

       Abu AlAlaa Almaari(973-1057) l'ultimo poeta dell'era degli Abbassidi, le sue poesie riflettevano l'angoscia, l'incertezza dell'epoca in cui vissi, successivamente fu riconosciuto come uno dei grandi letterati arabi, infatti egli rimane tra i preferiti dagli studiosi stranieri.

       Molti di questi opere sono conosciuti presso gli europei che hanno avuto modo di entrare in contatto con gli arabi in Sicilia. Per esempio l'opera Roger che è stata raccolta da Idrisi nel secolo nono che la dedico' al re di Palermo(di origine norvegese),a questo si aggiungono i libri di Jaqut(1229 d c.), un dizionario geografico (Gleaned), e cosi via sono state raccolte e scritte diverse opere letterarie arabe.

       Tra i grandi storici arabi fu Ibn Khalduon(tunisino), che scrisse diversi libri di storia con molta precisione fino al punto di essere chiamato oggi il padre dello storicismo moderno. La storia prima di Ibn Khalduon fu una semplice narrazione dei fatti storici, delle abitudini, delle guerre e, infatti nel suo libro (Mukaddema) dimostro' che i grandi avvenimenti storici accadono sulla base delle condizioni del clima, delle abitudini sociali,del cibo, e delle ideologie politiche drammaturgiche ecc.

       Lo scrittore Arnold Tuinbi scrisse che Ibn Khaldoun invento' una nuova filosofia della storia, e fu'considerato tra i più importanti filosofi conosciuti allora. Invece George Sarton ha definito anche lui l'opera (Muqaddema) di Ibn Khalduon come la migliore del suo tipo nel Medio Evo.

       L'influenza araba sulla letteratura europea ebbe il suo inizio dalla Spagna e anche in Francia per es. L'opera (Fabliaux and contes) che fu molto diffusa in Francia nel 13` secolo e che consistette in un racconto di favole spettacolare fu ideata dagli arabi.

       anche Wiliam Shakspeer si dedico' alla personalità araba da lui definita (Moors), In Othelo (il nome del regista), e anche nell'opera chiamata (Principe del Marocco) nel (Commerciante di Venezia )che raffiguravano la personalità del Sultano Ahmad Almansur (che esprimono la generosità dei regnanti).


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